Da tempo sentiamo tutti il bisogno di impegnarci per ridurre gli agenti inquinanti che produciamo, i passi da fare sono molti e coinvolgono tutti; in primis le aziende che devono ridurre le emissioni di co2 utilizzando tecnologie più efficienti e materie prime più ecologiche, poi ci siamo noi consumatori, che dobbiamo cercare di ridurre la produzione di rifiuti ad alto impatto ambientale, per fare questo è importante pianificare gli acquisti di prodotti ecosostenibili e alimenti senza imballi o contenitori inquinanti.

La produzione di plastica assorbe l’ 8% della produzione mondiale di petrolio. Al ritmo di crescita attuale il mondo produce 240 milioni di tonnellate di plastica all’anno di cui solamente il 3% viene riciclato; in altre parole 96% della plastica prodotta a livello mondiale non viene riciclata. Circa la metà della quantità di plastica prodotta annualmente viene impiegata per produrre articoli monouso (come le bottiglie ) o imballaggi che vengono buttati subito dopo l’acquisto del prodotto.

L’Italia è la nazione europea che consuma più acqua in bottiglia (la terza nel mondo) con una media di quasi 190 litri a testa, il 65% dei quali venduti in bottiglie di plastica: circa 9 miliardi di bottiglie. Questi dati sono allarmanti, le discariche sono traboccanti di bottiglie in plastica, si stima che un rifiuto in plastica duri circa 1000 anni, non si può incenerire perché sprigiona sostanze tossiche come la diossina, e non si può neppure interrare perché può liberare sostanze nocive e metalli pesanti.

Una soluzione facile collaudata, ottima, è data dall’utilizzo casalingo e professionale di impianti di acqua microfiltrata che allacciati alla rete idrica ci consentono di utilizzare al meglio l’acqua potabile che scorre dai nostri rubinetti, controllata e certificata nella sua integrità organolettica, pronta all’uso senza sprechi, ecologica e buona.